IL MECCANISMO DI ANTIKYTERA E' A PIENO TITOLO UNO DEGLI O-PARTS PIU' COMPLESSI MAI RITROVATI. IL SUO NOME PRENDE IL NOME DELL'ISOLA DELL'ARCIPELAGO GRECO DOVE E' STATO RINVENUTO NEL 1900 POCHI GIORNI PRIMA DELLA DOMENICA DI PASQUA DA UNA BARCA PER LA RACCOLTA DI SPUGNE, MA A CAUSA DEL MARE GROSSO, IL COMANDANTE DELL'IMBARCAZIONE TALE DEMETRIO KONDOS DOPO ESSERE STATO SBATTUTO CONTRO GLI SCOGLI, E AVER PERSO PARTE DEL CARICO, DECISE DI TENTARE DI ALLONTANARSI IL PIU' POSSIBILE DA QUELLE ACQUE AGITATE SPOSTARSI DAI PERICOLOSI STRETTI DI CRETA PER DIRIGERSI VERSO LA PUNTA NORD DELL'ISOLA DI ANTIKYTERA.QUANDO IL MARE SI CALMO' CIRCA DOPO UNA SETTIMANA, IL CAPITANO KONDOS FECE IMMERGERE IL SUO MIGLIORE SUBAQUEO PER CERCARE DI RECUPERARE QUALCOSA, MA AD UN CERTO PUNTO AD UNA PROFONDITA' DI CIRCA 42 METRI, IL SUB TIRO' LA CORDA CHE LO COLLEGAVA ALLA BARCA PER SEGNALARE LA RISALITA. UNA VOLTA SUL BATTELLO IL SUB TESO E NERVOSO DISSE
DI AVER VISTO DONNE NUDE E STRANI CAVALLI, MA EVIDENTEMENTE IN STATO DI SCHOC NON SEPPE DIRE NIENT'ALTRO.
A QUESTO PUNTO IL CAPITANO DECISE DI RISOLVERE IL MISTERO EGLI STESSO IMMERGENDOSI. AD UNA QUOTA DI 60 METRI DI PROFONDITA' RINVENNE UN RELITTO DI UNA NAVE CONTENENTE NUMEROSE STATUE DI BRONZO E MARMO, E VARI ALTRI ARTEFATTI POI DATATI TRA 85 E IL 50 A.C. IL RECUPERO DEGLI OGGETTI RICHIESE UN PO' DI TEMPO, E GLI STESSI POI VENNERO PORTATI AL MUSEO NAZIONALE DI ATENE. I REPERTI AL MUSEO VENNERO DATATI DALL'ARCHEOLOGO VALERIO STATIS, E TRA QUESTI VE NE ERA UNO COMPOSTO DA PARTI IN LEGNO E METALLO E QUI GLI VENNE DATO IL NOME DI MECCANISMO DI ANTIKYTERA. IL MECCANISMO RIMASE NON CATALOGATO PER MOLTO TEMPO, LA SUA PARTICOLARITA' ERA CHE PRESENTAVA , IN UN SUO FRAMMENTO DI LEGNO UNA DATA RISALENTE AL 77 A.C. ASCIUGANDOSI, I FRAMMENTI DI LEGNO, RIVELARONO AL LORO INTERNO DELLE SERIE DI INGRANAGGI MOLTO SIMILI A QUELLI CONTENUTI IN UN MODERNO OROLOGIO. NEL 1977 IL DR. DEREK J. DE SOLLA PRINCE, SCIENZIATO DELL'UNIVERSITA' DI YALE, COLLABORATO DA UN'EQUIPE GRECA PER L'ENERGIA ATOMICA, RIUSCI' A RICOSTRUIRE AL MEGLIO L'ASPETTO ORIGINARIO DELLA MACCHINA IN QUESTIONE E IL SUO IMPIEGO. EGLI, CON L'UTILIZZO DEI RAGGI GAMMA, RIUSCI' A SCOPRIRE LA STRUTTURA INTERNA CHE I PEZZI DI LEGNO AVEVANO AL LORO INTERNO.LA MACCHINA IN QUESTIONE E' COMPOSTA DI CIRCA 40 RUOTE DENTATE DI BRONZO, COLLEGATE AD UNA PIU' GRANDE POSTA AL CENTRO CON 240 DENTI, CIASCUNO ALTO 1,5 MILLIMETRI. ESSA ERA ADIBITA A CALCOLARE,TRAMITE I SUOI INGRANAGGI, IL MOVIMENTO DELLA LUNA, DEL SOLE E DEI PIANETI, CON ESTREMA PRECISIONE,ED ERA POSSIBILE CHE SI MUOVESSE CON UNA VELOCITA' QUALSIASI, PRATICAMENTE UN VERO E PROPRIO PLANETARIO. QUINDI NON SI TRATTAVA DI UN OROLOGIO, MA DI QUALCOSA DI BEN PIU' COMPLESSO, E CIOE' I MOVIMENTI PASSATI PRESENTI E FUTURI DEL CIELO. UN'ALTRA PARTICOLARITA' DEL MECCANISMO, ERA LA PRESENZA DI UNA PIATTAFORMA GIREVOLE DIFFERENZIALE, UN MECCANISMO CHE ARRIVO' IN EUROPA SOLO NEL 1500. PROPRIO PER LA COMPLESSITA' DEL MECCANISMO, L'INVENZIONE VENNE ATTRIBUITA AD UNA NATURA "ALIENA". MENTRE VOLENDOLA ATTRIBUIRE AD UNA INVENZIONE PRETTAMENTE TERRESTRE SI IPOTIZZO' CHE A COSTRUIRLO POTESSE ESSERE STATO UN DISCEPOLO DEL FILOSOFO GRECO POSIDONIO DI RODI, VERSO 87 A.C. INFATTI FU ANCHE DENOMINATO " IL CALCOLATORE DI RODI ".
A QUESTO PUNTO IL CAPITANO DECISE DI RISOLVERE IL MISTERO EGLI STESSO IMMERGENDOSI. AD UNA QUOTA DI 60 METRI DI PROFONDITA' RINVENNE UN RELITTO DI UNA NAVE CONTENENTE NUMEROSE STATUE DI BRONZO E MARMO, E VARI ALTRI ARTEFATTI POI DATATI TRA 85 E IL 50 A.C. IL RECUPERO DEGLI OGGETTI RICHIESE UN PO' DI TEMPO, E GLI STESSI POI VENNERO PORTATI AL MUSEO NAZIONALE DI ATENE. I REPERTI AL MUSEO VENNERO DATATI DALL'ARCHEOLOGO VALERIO STATIS, E TRA QUESTI VE NE ERA UNO COMPOSTO DA PARTI IN LEGNO E METALLO E QUI GLI VENNE DATO IL NOME DI MECCANISMO DI ANTIKYTERA. IL MECCANISMO RIMASE NON CATALOGATO PER MOLTO TEMPO, LA SUA PARTICOLARITA' ERA CHE PRESENTAVA , IN UN SUO FRAMMENTO DI LEGNO UNA DATA RISALENTE AL 77 A.C. ASCIUGANDOSI, I FRAMMENTI DI LEGNO, RIVELARONO AL LORO INTERNO DELLE SERIE DI INGRANAGGI MOLTO SIMILI A QUELLI CONTENUTI IN UN MODERNO OROLOGIO. NEL 1977 IL DR. DEREK J. DE SOLLA PRINCE, SCIENZIATO DELL'UNIVERSITA' DI YALE, COLLABORATO DA UN'EQUIPE GRECA PER L'ENERGIA ATOMICA, RIUSCI' A RICOSTRUIRE AL MEGLIO L'ASPETTO ORIGINARIO DELLA MACCHINA IN QUESTIONE E IL SUO IMPIEGO. EGLI, CON L'UTILIZZO DEI RAGGI GAMMA, RIUSCI' A SCOPRIRE LA STRUTTURA INTERNA CHE I PEZZI DI LEGNO AVEVANO AL LORO INTERNO.LA MACCHINA IN QUESTIONE E' COMPOSTA DI CIRCA 40 RUOTE DENTATE DI BRONZO, COLLEGATE AD UNA PIU' GRANDE POSTA AL CENTRO CON 240 DENTI, CIASCUNO ALTO 1,5 MILLIMETRI. ESSA ERA ADIBITA A CALCOLARE,TRAMITE I SUOI INGRANAGGI, IL MOVIMENTO DELLA LUNA, DEL SOLE E DEI PIANETI, CON ESTREMA PRECISIONE,ED ERA POSSIBILE CHE SI MUOVESSE CON UNA VELOCITA' QUALSIASI, PRATICAMENTE UN VERO E PROPRIO PLANETARIO. QUINDI NON SI TRATTAVA DI UN OROLOGIO, MA DI QUALCOSA DI BEN PIU' COMPLESSO, E CIOE' I MOVIMENTI PASSATI PRESENTI E FUTURI DEL CIELO. UN'ALTRA PARTICOLARITA' DEL MECCANISMO, ERA LA PRESENZA DI UNA PIATTAFORMA GIREVOLE DIFFERENZIALE, UN MECCANISMO CHE ARRIVO' IN EUROPA SOLO NEL 1500. PROPRIO PER LA COMPLESSITA' DEL MECCANISMO, L'INVENZIONE VENNE ATTRIBUITA AD UNA NATURA "ALIENA". MENTRE VOLENDOLA ATTRIBUIRE AD UNA INVENZIONE PRETTAMENTE TERRESTRE SI IPOTIZZO' CHE A COSTRUIRLO POTESSE ESSERE STATO UN DISCEPOLO DEL FILOSOFO GRECO POSIDONIO DI RODI, VERSO 87 A.C. INFATTI FU ANCHE DENOMINATO " IL CALCOLATORE DI RODI ".
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