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domenica 27 giugno 2010

GLI SCHELETRI DEI GIGANTI


GLI SCHELETRI DEL MISTERO:

DALLA BIBBIA ALL'ERA DEL PHOTOSHOP, IL PASSO E' NOTEVOLE E COMPLESSO. MA IL MISTERO CHE ULTIMAMENTE INVADE IL MONDO DI INTERNET, E' SICURAMENTE INTERESSANTE E AFFASCINANTE ALLO STESSO MODO. TUTTI NOI CONOSCIAMO LA LEGGENDA DI POLIFEMO SCONFITTO DALL'ASTUZIA DI ULISSE, O LA LOTTA TRA L'EBREO DAVIDE CONTRO IL FILISTEO GOLIA
ALTO CIRCA  3 METRI( 6 CUBITI E UN PALMO EBRAICO). PROPRIO LA BIBBIA NEI SUI PRIMI CAPITOLI PARLA DEI GIGANTI( CHI POSSIEDE UNA BIBBIA PUO' VERIFICARE).

LA GENESI 6, 1-7:

QUANDO GLI UOMINI COMINCIARONO A MOLTIPLICARSI SULLA TERRA E NACQUERO LE LORO FIGLIE, I FIGLI DI DIO VIDERO CHE LE FIGLIE DEGLI UOMINI ERANO BELLE  E NE PRESERO PER MOGLI QUANTE NE VOLLERO. ALLORA IL SIGNORE DISSE: " IL MIO SPIRITO NON RESTERA' SEMPRE NELL'UOMO, PERCHE' EGLI E' CARNE E LA VITA SARA' DI CENT' ANNI ".C' ERANO SULLA TERRA A QUEI TEMPI I GIGANTI– E ANCHE DOPO -E QUANDO I FIGLI DI DIO SI UNIRONO ALLE FIGLI DEGLI UOMINI E QUESTE PARTORIRONO LORO DEI FIGLI:SONO QUESTI GLI EROI DELL'ANTICHITA', UOMINI FAMOSI.IL SIGNORE VIDE CHE LA MALVAGITA' DEGLI UOMINI ERA GRANDE SULLA TERRA E CHE OGNI DISEGNO CONCEPITO DAL LORO CUORE NON ERA ALTRO CHE MALE.E IL SIGNORE SI PENTI' DI AVER FATTO L'UOMO SULLA TERRA E SE NE ADDOLORO' IN CUOR SUO. IL SIGNORE DISSE: < STERMINERO' DALLA TERRA L'UOMO CHE HO CREATO: CON L'UOMO ANCHE IL BESTIAME E I RETTILI E GLI UCCELLI DEL CIELO, PERCHE' SONO PENTITO DI AVERLI FATTII>.

LA MITOLOGIA GRECA:

ANCHE LA MITOLOGIA GRECA PARLA DI  PERSONAGGI DENOMINATI GIGANTI.
I PRIMI GIGANTI FURONO CREATI DALLA DEA EURIMONE, LA DEA CHE CREO' TUTTO, E FURONO DENOMINATI: GIGANTI  CENTIMANI ( BRIAREO-GIGE- E COTTO ).
ESSI STETTERO A GUARDIA DEI TITANI ESILIATI DA ZEUS, DOPO CHE AIUTARONO L'OLIMPO A VINCERE ALA GUERRA DENOMINATA: TITANOMACHIA.
 ALTRI 24 GIGANTO ( NON CENTIMANI) CONBATTERONO LA GIGANTOMACHIA. VENNERO SCONFITTI  DAGLI DEI CON L'AIUTO DI ERACLE.
SI RACCONTA ANCHE DI COME PALLADE FIGLIO DI PANDIONE RE DI ATENE AVESSE GENERATO UNA STIRPE DI GIGANTI.
ANCHE  LA MITOLOGIA ROMANA ACCENNA AI GIGANTI  CON L'INCONTRO TRA ULISSE E POLIFEMO NELL'ISOLA DEI CICLOPI.

SULLE FOTO  E I POST SUCCESSIVI CHE METTERO' IN RETE CERCHERO' DI AVVICINARE LE DISTANZE TRA CHI SOSTIENE CHE QUESTE FOTO SONO DEI FOTOMONTAGGI E CHI IN QUALCHE MANIERA CERCA DI UNIRE LE DUE TEORIE.....ALLA FINE UN MOTIVO CI SARA' SE LA BIBBIA O GLI ANTICHI STORICI GRECI O ROMANI , NEI LORO SCRITTI PARLAVANO DEI GIGANTI........

NIBIRU-IL 10° PIANETA: PARTE 1^


Nibiru:


Nibiru è un presunto pianeta descritto, sulla base di una personale interpretazione delle scritture babilonesi, dallo scrittore Zecharia Sitchin nella sua teoria che vuole che all'origine della vita sulla terra ci sia una civiltà extraterrestre. Tale teoria è priva tuttavia di base scientifica.

Descrizione di Nibiru:

Nibiru per gli antichi Sumeri era il corpo celeste associato al dio Marduk. Il nome deriva dalla lingua accadica e significa punto di attraversamento o di transizione. Nella maggior parte dei testi babilonesi è identificato col pianeta Giove (nella tavoletta n. 5 dell' Enûma Eliš potrebbe essere la Stella Polare, che a quel tempo non era quella di oggi, ma Thuban o forse Kochab).

Sitchin, sulla base di una propria controversa interpretazione personale delle scritture sumeriche, giunge invece alla convinzione che Nibiru sia un diverso e sconosciuto pianeta. Nelle sua costruzione teorica affianca al pianeta Nibiru il pianeta Tiamat. Quest'ultimo sarebbe esistito collocandosi tra Marte e Giove. Egli suppone che fosse un fiorente mondo con giungle e oceani la cui orbita fu distrutta dall'arrivo di un grande pianeta e di un piccola stella che attraversò il sistema solare tra i 65 milioni e i 4 miliardi di anni fa. La nuova orbita assunta da Tiamat avrebbe fatto sì che collidesse con Nibiru. I detriti di questa collisione avrebbero dato vita alla fascia principale, alla luna e alla terra.
Per misurare la precessione degli equinozi, tra gli antichi Sumeri e in Babilonia, il cielo sarebbe stato diviso in 7 spicchi, ciascuno dedicato a uno dei 7 maggiori Anunnaki, ogni spicchio misurante circa 50 gradi sull'equatore celeste. Con la precessione l'equinozio di primavera si sposta nel corso dei secoli lungo l'eclittica, attraversando via via i vari spicchi in cui era diviso il cielo. Il passaggio del punto equinoziale da uno spicchio all'altro determinava l'attraversamento di una fascia di confine di circa 1,5 gradi, corrispondente a circa 3 volte il diametro apparente della Terra proiettata sulla Luna durante un'eclissi. Tale fascia di attraversamento era Nibiru, nella quale la sovranità del cielo non apparteneva ad alcun Anunnaki particolare, e dunque gli dei potevano scendere sulla Terra. Ogni 3600 anni si ripete il passaggio tra uno spicchio di cielo e l'altro, e si ha il ritorno di Nibiru.

Nibiru e il 2012 :
Secondo una teoria che si è diffusa in questi anni attraverso internet, proposta nel 1995 da Nancy Lieder (che si descrive come contattista), fondatore del sito ZetaTalk, la terra sarà presto distrutta dal passaggio di un grande pianeta denominato Nibiru o Pianeta X o Wormwood.

La data, che i siti internet prevedono per il passaggio è quella del 2012. Moltissimi astronomi e fisici hanno criticato questa teoria priva di fondamento scientifico.
I sostenitori di tale teoria ravvisano una correlazione nel fatto che, secondo una interpretazione del testo Maya Popol Vuh, nel 2012 avrà inizio un nuovo "lungo computo", quello della cosiddetta quinta creazione, che terminerà tra altri 3600 anni.

La posizione della comunità scientifica:

Le teorie di Sitchin sono state ampiamente smentite sia dal punto di vista filologico e interpretativo della lingua sumera  sia per ciò che concerne l'assoluta mancanza di basi scientifiche della sua teoria astronomica e archeologica.

In merito al presunto passaggio del grande pianeta che sconvolgerà la terra nel 2012, astronomi e debunker come Phil Plait hanno fatto notare che se la previsione fosse esatta, un oggetto così grande e vicino alla Terra sarebbe visibile a occhio nudo così come a occhio nudo si vedono Giove e Saturno, inoltre creerebbe visibili effetti alle orbite degli altri pianeti . L'astronomo Mike Brown critica inoltre la teoria rimarcando l'impossibilità fisica delle affermazioni sul passaggio del pianeta .

Zecharia Sitchin:

Negli anni recenti, il lavoro di Zecharia Sitchin ha generato molta attenzione da parte di ufologi e vari cospirazionisti. Zecharia afferma di aver scoperto, tramite le sue traduzioni dei testi Sumeri, evidenze che la razza umana fosse in passato visitata da gruppi di extraterrestri provenienti da un pianeta distante del nostro sistema solare. Le tesi, prive di fondamento scientifico, sono state smentite in diverse occasioni dalla comunità scientifica.

Bibliografia:

"The Fifth Tablet of Enuma Elish", di B. Landsberger e J. V. Kinnier Wilson, nel Journal of Near Eastern Studies: Vol. 20, No. 3. (Jul., 1961), pp. 174-176.

sabato 26 giugno 2010

ANASAZI


Anasazi:

Gli Anasazi (dalla lingua navajo antichi), furono un popolo nativo del Nord America, vissuto tra il VII secolo e la fine del XIV. Oggi si preferisce chiamarli Popoli Ancestrali o Pueblo Ancestrali.

Erano diffusi nel territorio attualmente tra il Colorado, lo Utah, l'Arizona ed il Nuovo Messico, in cui lasciarono numerosi resti: il più famoso sito è quello di Chaco Canyon, a cui si aggiungono quello di Pueblo Bonito e Mesa Verde.
La loro popolazione si estinse o emigrò in circostanze misteriose nel raggio di una sola notte. Secondo un recente studio, però, questa popolazione, come quella dei Maya, fu sterminata dal caldo. Infatti, dopo essere migrata verso terre migliori, il caldo gli ha impedito di rifornirsi di acque e di fare lunghi tragitti. Questa "scoperta" è stata possibile grazie agli alberi: infatti degli studiosi hanno analizzato gli anelli dei tronchi di albero di quella zona e hanno notato che il periodo piovoso, umido, era quello degli anelli spessi, mentre quelli più fini "indicavano" un'annata secca; naturalmente gli scienziati hanno notato molti anelli fini.
Il ritrovamento di coproliti umani contenenti miosina, oltre a femori e altre ossa lunghe umani spaccati per estrarne il midollo, fanno supporre che tra loro fosse comune il cannibalismo.
Il nome "Anasazi" fu dato alle rovine ritrovate da pastori Navajo verso il 1800.

Chaco Canyon:

Nuovo Messico, Stati Uniti. Nel 1888, due cowboy scoprono i resti di una delle civiltà più enigmatiche del pianeta.. Chaco Canyon è una valle lunga 19 chilometri e larga circa un chilometro e mezzo. Pueblo Bonito è un grande complesso a forma di ferro di cavallo, edificato nel 1100 d.C. e composto da 700 stanze. Degli Anasazi non si sa praticamente nulla, nemmeno se erano a conoscenza della scrittura. Quello che si sa è che erano esperti contadini e erano ossessionati dal cielo e dalle energie della Terra.


Il mistero dei Kiva:
I Kiva sono delle stanze perfettamente circolari, presenti in tutti gli insediamenti Anasazi. Il più grande Kiva è quello denominato "Casa Rinconada", che ha un diametrodi 20 metri e una profndità di cinque metri.

L'ipotesi più accredita è che fossero utilizzati per le cerimonie sacre. Coperti da tetti in legno, avevano tutti un foro al centro. Sembra che gli Anasazi credessero che, proprio grazie a questo foro, ci si potesse mettere in contatto con gli spiriti degli antenati e con le forze della Terra.

Astronomia:

Gli Anasazi avevano una conoscenza dell'astronomia. Una delle caratteristiche delle loro costruzioni è che sono sempre allineate secondo determinati fenomeni astronomici.

Chi erano e che cosa facevano:

Molte delle ipotesi formulate su questo popolo, col tempo, si sono rivelate inesatte. Una delle prime teorie si basava su un errore di traduzione di una parola Navajo. Questo popolo, nel 1800, abitava le terre che erano state degli Anasazi. E proprio il terminie "anasazi" deriva da una parola Navajo che significa "antichi" e non "nemici", come si credeva all'inizio. Si sono fatte risalire le loro origini a più di 6000 anni fa mentre, in realtà, non se ne hanno notizie antecedenti ai 2000 anni fa.

Bibliografia:

Jared Diamond, Collasso - Come le società scelgono di morire o vivere, Einaudi, 2005.


UN NUOVO CASO ROSWELL: NEEDLES, COLORADO 14.05.2008

IL 14 MAGGIO DEL 2008 IN UNA LOCALITA' DEL COLORADO, PRECISAMENTE NEEDLES,
SI E' VERIFICATO PRESUMIBILMENTE UN NUOVO CASO ROSWELL(ORMAI UNO DEI TANTI).
I FATTI:
ALLE ORE 03.00 CIRCA SI SAREBBE VERIFICATO IN PROSSIMITA' DELLA LOCALITA' DI
NEEDLES UN "U.F.O. CRASH" O SCHIANTO DI UN U.F.O. I TESTIMONI CHE HANNO ASSISTITO DA LONTANO ALL'ACCADUTO, HANNO RIFERITO AI GIORNALISTI DI UNA NOTA EMITTENTE SATELLITARE(CHE DA QUESTE RIVELAZIONE NE HA TRATTO UN DOCUMENTARIO A TEMA), CHE  TRASCORSI CIRCA 15 MINUTI DALL'ACCADUTO,
SONO ARRIVATI 4 ELICOTTERI, NON MEGLIO IDENTIFICATI A QUALE CORPO APPARTENESSERO, DI CUI UNO DOTATO DI UN'ATTREZZATURA PER IL TRASPORTO DI CARICHI PESANTI, CHE INBRACATO " L'OGGETTO" ANCORA EMANANTE UNA LUCE FORTISSIMA, SE L'E' PORTATO VIA. SUBITO DOPO MILITARI DELL'ESERCITO E POLIZIA, HANNO CIRCONDATO TUTTO IL PERIMETRO DELL'ACCADUTO, SENZA FAR AVVICINARE NESSUNO.MA LA STRANEZZA DI QUESTO INTERVENTO CONGIUNTO DI MILITARI E POLIZIA LOCALE, E CHE  LE OPERAZIONI DI CONTROLLO DELLA ZONA PERIMETRATA ERANO SOTTO IL COMANDO MILITARE, E NON SOTTO IL CONTROLLO DELLA POLIZIA DEL LUOGO, COME DI REGOLA DOVREBBE ESSERE. PER CONCLUDERE LA DINAMICA DI COME SI SONO SVOLTI I FATTI A DETTA DEI TESTIMONI, TUTTO FA PENSARE CHE IL TUTTO ERA RIGOROSAMENTE MONITORATO E CONTROLLATO TRAMITE I SATELLITI, E CHE AL MOMENTO DEL CRASH GIA' CI FOSSE UN PIANO BEN RODATO PER IL RECUPERO E IL TRASFERIMENTO IN UN LUOGO SEGRETO DEL " MEZZO ".......ROSWELL INSEGNA....

P.S. LE IMMAGINI ALLEGATE NON SI RIFERISCONO AL CASO DESCRITTO, MA AL CASO DELLA ROSWELL RUSSA  DI CUI PARLERO' IN SEGUITO.

THE PHILADELPHIA EXPERIMENT, O L'ESPERIMENTO "PHILADELPHIA"


Esperimento di Philadelphia:
Il 28 ottobre del 1943 la nave americana USS Eldridge (DE-173) sarebbe stata usata per un esperimento sotto la guida di un fantomatico Franklin Reno (a volte indicato anche come "Dott. Rinehart") alla quale avrebbero partecipato anche scienziati rinomati quali Albert Einstein e Nikola Tesla, che tuttavia risultava già morto all'epoca dei fatti (New York City, 7 Gennaio 1943).

Si racconta che alle ore 17:15 il cacciatorpediniere scomparve con tutto l'equipaggio, in mare nei pressi del molo di Philadelphia, ricomparendo dopo pochi minuti a Norfolk, Virginia, per poi ricomparire di nuovo nel molo di Philadelphia, nello stesso punto in cui si trovava precedentemente.

Il Progetto Arcobaleno:

Il "Progetto Arcobaleno" aveva lo scopo di rendere invisibili le navi agli occhi dei nemici durante la seconda guerra mondiale, tramite la generazione di un campo magnetico di incredibile intensità intorno alla nave stessa. Installando nello scafo cavi elettrici lungo tutta la circonferenza, si sarebbe creato un campo magnetico funzionante in maniera simile al processo di degauss. L'esperimento sarebbe stato basato sulla teoria del campo unificato di Albert Einstein, che presuppone una relazione reciproca tra le forze di radiazione elettromagnetica e quelle della gravità, e per creare il campo magnetico si sarebbe utilizzata la "bobina di Tesla".
L'invisibilità sarebbe dovuta al campo magnetico, che avrebbe curvato la luce riflessa dall'oggetto, facendola passare oltre lo stesso.
L'esperimento venne ripetuto nell'ottobre dello stesso anno a Philadelphia, ma con conseguenze sui componenti dell'equipaggio. Si racconta che la nave scomparve dietro un forte flash azzurro, materializzandosi in Virginia e di nuovo nel molo di Philadelphia, ma alcuni marinai scomparvero totalmente e cinque furono ritrovati fusi con il metallo della struttura della nave. Non esiste tuttavia alcun documento che confermi l'evento. L'esperimento, insieme alla nave, avrebbe teletrasportato circa 1900 tonnellate di acqua per colmare il vuoto lasciato dalla nave, con il risultato di creare una onda di una certa rilevanza, ma anche di questa conseguenza non esistono documentazioni attendibili:

La nascita della leggenda:

Carlos Miguel Allende/Allen

Nel 1955, Morris K. Jessup avanzò un'ipotesi sull'uso delle forze elettromagnetiche nella propulsione spaziale dei dischi volanti che egli stesso dichiarò aver osservato. Egli criticava pubblicamente l'uso dei razzi come propulsori per la conquista dello spazio, poiché il loro sviluppo avrebbe distolto risorse da altri campi di ricerca secondo lui più promettenti.
Nello stesso anno, Jessup affermò di aver ricevuto tre lettere firmate da un certo Carlos Miguel Allende, nelle quali l'autore avrebbe citato l'esperimento di Philadelphia, riferendosi ad una serie di articoli giornalistici che ne parlavano senza però riportare alcuna fonte o elemento verificabile.
Allende raccontava nelle lettere di essere stato testimone oculare dell'esperimento mentre si trovava su una nave nelle vicinanze, la SS Andrew Furuseth. Affermò inoltre di essere a conoscenza della scomparsa e del destino di alcuni membri dell'equipaggio della SS Eldridge.
Ad una richiesta di approfondimento da parte di Jessup, Allende avrebbe risposto solo dopo mesi identificandosi questa volta col nome di Carl M. Allen, dichiarando di non poter fornire ulteriori prove, ma che le stesse sarebbero emerse tramite ipnosi di altre persone coinvolte se si fosse cercato a fondo.
Jessup decise alla fine di interrompere questa corrispondenza:

Contattato dall'Office of Naval Research:

Nella primavera del 1957, Jessup sarebbe stato contattato dall'Office of Naval Research di Washington D.C..
L'Ente aveva ricevuto una copia del suo libro: The Case for the UFO (1955), con numerose annotazioni da parte di tre persone che trattavano di due tipi di creature che avrebbero vissuto nello spazio.
Vi si sarebbero trovate anche annotazioni che alludevano all'esperimento di Philadelphia, come se chi scrivesse ne fosse a conoscenza.
Si speculò molto su chi potessero essere gli autori di queste annotazioni, e c'è chi addirrittura sosteneva trattarsi di tre esseri extraterrestri.
Ad un confronto calligrafico, sembrò comunque che uno degli autori delle note risultasse essere senza dubbio Allende/Allen, e molto probabilmente anche le altre forse erano scritte dalla stessa persona ma con penne diverse. L'indirizzo del mittente corrispondeva ad una fattoria abbandonata.
Venne pubblicata un'edizione limitata del libro di Jessup col testo annotato, e questi tentò di continuare a scrivere su altri misteri con poco successo:

Strana morte:

Jessup fu trovato morto nel 1959 nella sua macchina. La sera prima aveva organizzato un appuntamento, al quale in mattinata non arrivò mai. Nell'incontro si proponeva appunto di divulgare ulteriori prove e retroscena che aveva trovato del suddetto esperimento.
Nonostante non siano mai state accertate le cause si pensa ad un suicidio per via del crollo di notorietà, mentre i complottisti parlano invece di omicidio, per metterlo a tacere:

Pubblicazioni e diffusione:

Nel 1965, Vincent Gaddis pubblicò Invisible Horizons: True Mysteries of the Sea, dove citava alcune parti del testo annotato di Jessup.
Attorno al 1977 l'intera faccenda venne quasi dimenticata, fu però ripresa in seguito da Charles Berlitz, che la incluse nel suo Without a Trace: New Information from the Triangle, il libro che creò il mito del triangolo delle Bermude.
Il testo di Berlitz conteneva per molti numerose imprecisioni, manipolazioni volontarie di dati e divagazioni per dare un aspetto scientifico alla pubblicazione, e il recupero dell'Esperimento di Philadelphia sarebbe stato tra questi. L'esperimento viene infatti incluso tra i misteri del Triangolo, nonostante Philadelphia si trovi a centinaia di chilometri da questo e non abbia nulla a che fare con le Bermude. Il libro di Berlitz ebbe molto successo, nella moda della letteratura di misteri.
Nel 1978 George E. Simpson e Neal R. Burger pubblicarono Thin Air, un romanzo basato vagamente sulla vicenda dell'esperiento di Philadelphia.
Berlitz, cavalcando il successo del libro del 1977, nel 1979 pubblicò insieme a William L. Moore The Philadelphia Experiment: Project Invisibility, che riprendeva alcuni spunti narrativi da Thin Air, raccontandoli come fatti reali o trascrizioni di interviste. Berlitz si ispirò talmente tanto al romanzo da essere accusato di plagio.
Dal libro di Berlitz, ma soprattutto da Thin Air, furono tratti i due film di fantascienza: The Philadelphia Experiment del (1984), e il seguito Philadelphia Experiment II del (1993).

Le ricerche:

Non vi sono fonti controllabili sulla vicenda. Tutti i racconti sono rimaneggiamenti delle pubblicazioni precedenti, che avrebbero avuto origine da trafiletti comparsi su giornali d'epoca, a loro volta privi di documentazione:

I romanzi:

L'opera maggiore sul tema, quella di Berlitz, sembrerebbe ispirata a un romanzo di fantascienza, da cui trarrebbe la maggior parte degli elementi significativi.
Nel 1980 Robert Goerman scrisse un articolo per la rivista Fate Magazine identificando Allende/Allen come Carl Meredith Allen, uno studioso di New Kensington, Pennsylvania, brillante ma sofferente di un grave disturbo mentale che lo portava a costruirsi un proprio mondo di fatti inventati, in uno stato simile a quello allucinatorio.


La scienza:

L'apparato teorico citato nell'esperimento sarebbe pura pseudoscienza, e avrebbe solo vaghi collegamenti con la teoria dei campi unificati einsteiniana, o con gli studi di Nikola Tesla. Solo nell'ottobre del 2006 alla Duke University si sarebbe riusciti ad ottenere un effetto simile a quello presupposto dall'esperimento, su scala molto ridotta e solo per quanto riguarda alcuni tipi di microonde elettromagnetiche.
Einstein lavorò per la Marina negli anni quaranta, ma solo riguardo ad alcuni progetti relativi a ricerche teoriche sulle esplosioni.

Unico sopravvissuto? :

Nel 1990, durante una conferenza, Alfred Bielek confermò l'avvenimento dell'esperimento dichiarando di avervi partecipato, e di esserne uno dei pochi sopravvissuti. La sua storia ha dell'incredibile, visto che afferma di essersi trovato catapultato nel futuro, poi fatto tornare indietro nel passato esattamente come nell'omonimo film, per tentare di spegnere l'apparecchiatura a bordo della nave.
Ad una verifica da parte di fan e appassionati, emerse rapidamente che Bielek non si trovava nemmeno nelle vicinanze di Philadelphia, che aveva cambiato la propria versione dei fatti decine di volte, che i fatti riportati non coincidevano con altri dati verificabili e che aveva già in passato prodotto documentazione falsa per supportare i propri discorsi. Ciononostante, Bielek ottiene una discreta esposizione mediatica per quasi un decennio, intraprendendo una redditizia attività di conferenziere. E in molti sono coloro che gli credono.
Alle accuse, si difende obiettando che ha dovuto recuperare la memoria a causa del lavaggio del cervello a cui fu sottoposto, che fu appunto il film a fargli tornare a luce quei ricordi che proprio per questo sono così confusi.

L'equipaggio della Eldrige e la SS Andrew Furuseth:

Nel 1999, durante un incontro tra veterani, l'equipaggio della Eldrige venne intervistato dal giornale Philadelphia Inquirer. La nave, varata il 27 agosto 1943, era rimasta in porto a New York fino a metà settembre, e nell'ottobre dello stesso anno era partita per il suo viaggio inaugurale alle Bahamas rientrando a Long Island il 18 ottobre. Secondo i dati del giornale di bordo del 1943 [4] la Eldridge non è mai stata a Philadelphia. La nave inoltre, è documentata in servizio regolare sino al 1951 per la US Navy, ed in seguito risulta venduta alla marina greca per cui ha operato fino al 1977; in nessun momento della sua vita la nave avrebbe sofferto di sparizioni di componenti dell'equipaggio.
Sempre secondo i diari di bordo, la SS Andrew Furuseth, la nave da cui Allen avrebbe osservato l'esperimento, si trovava in crociera nel Mar Mediterraneo fino al gennaio dell'anno seguente.

Conclusioni:

Non esisterebbero dunque negli archivi militari o civili indicazioni, che portino a concludere che l'esperimento sia realmente avvenuto:

Note:

1.^ Robert Todd Carroll. Philadelphia experiment in The Skeptic's Dictionary. 2007-12-03. URL consultato il 2008-02-05.
2.^ Mike Dash, Borderlands, Woodstock, New York, Overlook Press, 2000. ISBN 9780879517243
3.^ Cecil Adams. Did the U.S. Navy teleport ships in the Philadelphia Experiment? in The Straight Dope. 1987-10-23. URL consultato il 2007-02-20.
4.^ # NRS-1978-26, from the US Naval Historical Center, Washington Navy Yard, DC 20374-5060.

Voci correlate:
Morris K. Jessup
Uomini in Nero
Teoria del complotto
Teoria del complotto UFO
UFO

Collegamenti esterni:

Articolo di Science sulla deflessione della luce
Il sito di Philadelphia Experiment e Montauk Project, una risorsa completa sulla vicenda
Spiegazione della truffa di Alfred Bielek, testimonianze e fatti
Sito Ufficiale Alfred Bielek
Estratti da The Case for the UFO
Trascrizione dell'edizione annotata di The Case for the UFO
l'archivio del Naval Historical Center sul "Philadelphia Experiment"
"Philadelphia Experiment" su Navweaps.com
"Philadelphia Experiment" su Skeptic's Dictionary
Scheda su Esperimento di Philadelphia dell'Internet Movie Database
Scheda su Esperimento di Philadelphia dell'Internet Movie Database
L'articolo di Robert Goerman Alias Carlos Allende: The Mystery Man Behind the Philadelphia Experiment
Joe Turner: The Philadelphia Experiment: What They Don't Want You to Know
"Anatomy Of A Hoax: The Philadelphia Experiment 50 Years Later"
 
QUESTO E' QUANTO SI TROVA SPULCIANDO QUA E LA SU INTERNET, DI QUESTO FAMIGERATO ESPERIMENTO DI TELETRASPORTO. E SOTT'INTESO CHE NON PENSIATE CHE UN QUALCOSA DI COSI' SCONVOLGENTE VENGA AMMESSO DAGLI ORGANI COMPETENTI.......... 

mercoledì 23 giugno 2010

LE SCIE CHIMICHE


Teoria del complotto sulle scie chimiche:

La teoria del complotto sulle scie chimiche (inglese: chemtrails) sostiene che alcune scie visibili nell'atmosfera terrestre siano agenti biologici o chimici spruzzati ad alte altitudini per motivi sconosciuti all'opinione pubblica. Vi sono numerose versioni della teoria che propongono diverse spiegazioni e motivazioni.

Tale teoria del complotto non ha mai trovato alcun credito nell'ambito della comunità scientifica, in quanto risulta priva di riscontri oggettivi; le scie che i sostenitori della teoria identificano come "scie chimiche" sono normali scie di condensazione (inglese: contrails), che in determinate condizioni atmosferiche assumono un aspetto inconsueto.
Il diffondersi di questa teoria complottista nel mondo attraverso i mass media e in particolare Internet ha fatto sì che diversi enti governativi abbiano ricevuto migliaia di lamentele da persone che chiedevano spiegazioni in merito a queste presunte scie chimiche.
Gli stessi enti governativi e scienziati hanno ripetutamente negato l'esistenza delle scie chimiche.
L'aeronautica militare degli Stati Uniti ha affermato che la teoria è una bufala riconosciuta come tale da molte università e organizzazioni scientifiche e dai maggiori mezzi di comunicazione. Il Department for Environment, Food and Rural Affairs britannico ha sottolineato che le "scie chimiche" non sono un fenomeno riconosciuto dalla scienza. Il Government House Leader canadese ha affermato che "scie chimiche" è solo un'espressione popolare e che non esiste alcuna prova che supporti la loro esistenza . Analoghe risposte sono state date dai diversi governi italiani alle relative interrogazioni parlamentari oltre che da piloti ed esperti meteo. Riviste e programmi di divulgazione scientifica hanno definito la teoria una bufala.
Il supposto rilascio di scie chimiche non deve essere confuso con la tecnica detta cloud seeding (inseminazione delle nubi), che consiste nello spargere ioduro d'argento sulle nubi per stimolare le precipitazioni piovose.


Origine della teoria e ipotesi sulle caratteristiche delle presunte scie chimiche :

La teoria del complotto delle scie chimiche cominciò a diffondersi nel 1996 quando l'aeronautica militare statunitense fu accusata di "irrorare" le popolazioni con misteriose sostanze generando delle scie inusuali. L'Air Force rispose che questa accusa era una bufala alimentata in parte dalle citazioni di un testo redatto nell'istituto universitario dell'Air Force intitolato Weather as a Force Multiplier: Owning the Weather in 2025. Quel documento fu presentato in risposta alla richiesta dei militari di delineare le future strategie di modifiche del sistema climatico al fine di mantenere il predominio USA nell'anno 2025 e questo come fittizia rappresentazione di future situazioni e scenari. In seguito l'Air Force chiarì che tale documento non rifletteva le attuali politiche e pratiche militari e che non è in corso alcun esperimento di modifica del clima né è nei programmi futuri dell'Air Force.

Stessa datazione (seconda metà degli anni novanta) è data anche da altre fonti. Dalla seconda metà degli anni novanta, la teoria del complotto delle scie chimiche trova subito eco mediatica su programmi televisivi, radiofonici e su pubblicazioni riguardanti il cospirazionismo, arrivando anche in numerose interrogazioni parlamentari in diversi paesi, come l'Italia.
I sostenitori di queste teorie sottolineano generalmente che esse apparirebbero diverse dalle normali scie di condensazione, delle quali non avrebbero la consistenza e le proprietà note. In particolare, le scie chimiche tenderebbero a persistere più a lungo, allargandosi pian piano invece di scomparire. Generalmente ritengono che siano formate da sostanze chimiche (anche di tipo biologico) rilasciate su aree popolate per qualche motivo complottistico. La motivazione più di frequente ipotizzata è il tentativo di modificazioni climatiche. Altre motivazioni ipotizzate chiamano in causa esperimenti governativi o militari, attacchi terroristici, operazioni di corporazioni private, tentativi di condizionamento psicologico tramite agenti psicoattivi o addirittura il tentativo di frenare l'esplosione demografica mondiale, eliminando quattro miliardi di persone.
In un articolo dal titolo "The Chemtrail smoking gun" di Bruce Conway, si suggerisce che le scie chimiche siano l'implementazione di una strategia suggerita del 1992 dalla National Academy of Science, nello studio "Policy Implications of Greenhouse Warming"; in particolare, riguarderebbero un progetto segreto per mitigare il riscaldamento globale.
Secondo Jeff Rense, che con Art Bell conduce un programma radiofonico sui misteri, "le scie chimiche inizialmente sembrano normali scie, ma sono più spesse e si estendono per il cielo in forma di X o #. Invece di dissiparsi rapidamente, si allargano e si diramano. In meno di 30 minuti si aprono in formazioni che si uniscono tra loro formando un sottile velo di finte nuvole simili a cirri che rimangono per ore."
Molti sostenitori delle scie chimiche non sono economicamente in grado di condurre analisi sulle scie nel momento dell'emissione in volo; tuttavia un sostenitore di tale teoria cospirazionista, lo statunitense Clifford Carnicom, sostiene di aver analizzato campioni di aria raccolti al livello del suolo in seguito ad operazioni di rilascio di scie chimiche. Ha affermato di aver trovato alluminio e bario in queste polveri, che sarebbero state ottenute tramite precipitazione elettrostatica. Queste affermazioni non hanno avuto alcun riscontro, in quanto Carnicom non ha mai messo a disposizione di istituzioni terze i campioni, né ha esposto i metodi con cui avrebbe svolto le prove.
Il termine "scie chimiche" è menzionato anche nello Space Preservation Act del 2001, presentato dal rappresentante del Congresso Dennis Kucinich, dove compare in una lista di "sistemi d'arma esotici" da bandire. I sostenitori della teoria presentano questa lista come un riconoscimento ufficiale della possibilità di un tale sistema d'arma, in quanto il termine è effettivamente presente in questo documento ufficiale del Congresso statunitense; il termine "scie chimiche" era presente in un paragrafo che elencava una serie di armi inesistenti o dai nomi improbabili (ad esempio: "armi ultrasoniche", "armi extraterrestri"), paragrafo poi tolto da una successiva versione del 2003. In entrambi i casi la legge non fu approvata.

Il presunto fenomeno in Italia :

La teoria del complotto delle scie chimiche in Italia viene diffusa con blog, siti web, video su YouTube e conferenze. Tra i più attivi sostenitori della teoria: Rosario Marcianò, diplomato geometra; il fratello Antonio Marcianò, laureato in lettere e docente di latino in un liceo scientifico; Corrado Penna, laureato in fisica, insegnante in una scuola superiore, autore dello scritto La scienza marcia in cui denuncia le falsità della "cultura ufficiale", la non infettività dell'AIDS, il complotto psichiatrico e altre tematiche di ambiente cospirazionista; Giorgio Pattera, biologo e giornalista, attivo nel campo della ricerca ufologica.

La posizione dei sostenitori italiani non è molto dissimile da quelli di altri sostenitori nel mondo; essi ritengono che:
le scie di condensazione si formino solo a temperature inferiori a -40°, a 8000 metri di quota e con umidità relativa del 70%
lo Space Preservation Act sia esplicitante l'esistenza del fenomeno; l'HAARP sia strumento di attuazione del piano; ad essere "irrorato" sarebbe un miscuglio di bario, alluminio, silicio e altre sostanze, lo scopo sarebbe quello di creare una sorta di "sandwich" elettroconduttivo anche con finalità di controllo mentale;
i servizi segreti, attraverso debunker (come Paolo Attivissimo), il CICAP e altri soggetti starebbero tentando di screditarne il lavoro con presunte minacce e azioni di sabotaggi. A capo dell'organizzazione ci sarebbero lo SMOM e il Vaticano in collaborazione con la CIA, la NASA, Google, l'INPS e altro ancora.

Caratteristiche delle scie di condensazione:

Le scie che i sostenitori della teoria aggettivano come chimiche sono scie di condensazione cioè strisce nuvolose inizialmente sottili che, successivamente, si allargano formando ampi nastri che si sfioccano lateralmente. Sono generate dal passaggio di aeromobili, e sono costituite da prodotti di condensazione e successiva solidificazione del vapore acqueo. Vengono suddivise in:


scie di gas di scarico: sono dovute al rapido raffreddamento dei gas di scappamento dei motori, i quali immettono nell'atmosfera, già molto umida, una quantità di vapore acqueo e nuclei di condensazione sufficienti a provocare il fenomeno. La temperatura dell'aria più favorevole è quella compresa fra i -25 ed i -40 gradi Celsius. Questo tipo di scie, che sono le più persistenti, possono formarsi anche ad umidità relative pari allo 0%, a patto che la temperatura sia sufficientemente bassa.
scie di convezione: sono dovute a moti convettivi che si manifestano sulla scia dell'aeromobile quando questo vola in aria molto umida e instabile. La temperatura dell'aria più favorevole è quella compresa fra 0 °C e -25 °C. Non si manifestano immediatamente dietro l'aereo, occorrendo un certo intervallo di tempo prima che l'aria calda immessa nell'atmosfera si porti al livello di condensazione.
scie di origine aerodinamica: le meno persistenti, sono dovute all'espansione dell'aria, provocata dal veloce moto di un aereo, quando vola in atmosfera molto umida. La temperatura dell'aria più favorevole è compresa tra 0 °C e 10 °C.
I sostenitori della teoria fanno sovente leva su quanto riportato dalla NASA: «le scie di condensazione si formano solitamente ad alta quota (generalmente al di sopra degli 8000 metri), dove l'aria è estremamente fredda (generalmente al di sotto di -40 °C). Altri [tipi di] nuvole si possono formare ad altitudini molto varie, dalla prossimità del suolo, come la nebbia, a quote estremamente elevate, quali quelle dei cirri.». Tuttavia si tratta di una descrizione divulgativa che vuole dare una sintesi relativa del fenomeno.
Già negli anni cinquanta H. Appleman  mostrò come la formazione di scie di condensazione dipendesse da diversi fattori e che esse potevano formarsi anche a umidità relative molto basse , umidità relativa che incide anche sulla persistenza di tali scie .


Analisi scientifiche sull'esistenza delle scie chimiche:

Le scie di condensazione hanno una persistenza anche di ore; tuttavia, i sostenitori della teoria affermano che le scie di chimiche si differenzierebbero dalle scie di condensazione perché sarebbero più persistenti, e arriverebbero a formare griglie, incroci o a porsi in parallelo tra loro o ancora a non avere continuità (ad esempio una scia che si interrompe in un dato punto e che riprende in punto più avanzato); le scie sarebbero rilasciate da aeroplani militari o privi di segni distintivi ad altitudini basse e inusuali.

Agenzie governative, scettici, tra cui il Committee for the Scientific Investigation of Claims of the Paranormal statunitense ma anche scienziati, esperti meteo, piloti, spiegano che le scie di condensazione mostrano una gran varietà di aspetti e persistenza e che le descrizioni e le fotografie delle supposte chemtrail sono in realtà in linea con quelle delle normali scie di condensazione e spesso corrispondono anche a rotte aeree note. Le scie di condensazione hanno infatti un diverso comportamento a seconda della temperatura, del wind shear orizzontale e verticale, dell'umidità presente in quota
Nessun sostenitore della teoria ha ancora fornito delle analisi delle scie prese direttamente in aria; al contrario, fin dagli anni venti vengono effettuati studi sulle scie di condensazione. Quindi, la loro esistenza e spiegazione sono ampiamente comprovate.
Numerose altre obiezioni vengono mosse a livello concettuale alla teoria:
sarebbe necessaria una massiccia operazione di copertura con migliaia di persone coinvolte in una moltitudine di mansioni; una operazione su scala così vasta è organizzabile con molta difficoltà.
Gli aerei sono sottoposti a ispezioni che farebbero scoprire gli apparati per il rilascio delle scie. Ci sono state costanti e numerose smentite governative in merito, sebbene queste sarebbero state prevedibili anche nel caso di una vera cospirazione.
Il rilascio di sostanze alle quote superiori ai 10.000 metri usate dagli aerei ha un comportamento non prevedibile, a causa della dispersione generata dai forti venti in alta quota. Inoltre, molte sostanze organiche e anche alcune sostanze chimiche verrebbero distrutte dalla temperatura dei gas combusti dell'aereo prima di distaccarsi dalle linee di flusso aerodinamico. I sostenitori della teoria affermano, tramite misure telemetriche amatoriali, che la quota di volo di queste operazioni è molto al di sotto del limite minimo di formazione di contrail; le misurazioni non sono state eseguite da enti di certificazione.
Secondo la termodinamica e l'aerodinamica, i diversi comportamenti delle scie di condensazione sono dovuti alle diverse condizioni meteorologiche (temperatura, pressione, umidità relativa e venti) riscontrabili a quote differenti, nonché al diverso tipo di motori usati dagli aerei:
in una zona più fredda i gas condensano rapidamente e formano scie compatte, in una meno fredda (o con gas più caldi) il tempo di condensa è maggiore e le scie sono più larghe; anche le scie compatte, a causa del moto browniano, tendono ad espandersi al passare del tempo, anche in assenza di vento (e in quota sono sempre presenti venti e correnti).
A seconda dei venti in quota (le condizioni in quota non rispecchiano quelle al livello del suolo), le scie possono allargarsi più velocemente o formare curve e ramificazioni (venti di direzione incostante).
Dato che l'atmosfera è un fluido non omogeneo, si possono avere zone in cui sono presenti le condizioni alla formazione di scie di condensazione adiacenti a zone in cui tali condizioni non sono presenti, con conseguente formazione di scie a tratti.
I reattori turbofan a doppio flusso creano scie di condensazione anche in condizioni in cui i vecchi turbofan a singolo flusso non le formano. I sostenitori della teoria affermano che tale differenza di comportamento sia dovuta alla differenza di composizione delle supposte scie chimiche rispetto alle normale contrail, ma senza produrre evidenza fisica a conferma di tale affermazione.


Fenomeni simili :

Le presunte scie chimiche non andrebbero confuse con altre forme normali di scarico di sostanze da aerei, come l'uso di diserbanti sui campi, la lotta agli incendi o la stimolazione di precipitazioni, sebbene il principio sia lo stesso.

Gli aerei militari o civili a volte scaricano carburante durante il volo, principalmente in caso di emergenze e quasi sempre in mare o in aree disabitate con un'operazione detta fuel dumping. I convogli militari in questo caso spesso sganciano anche il carico bellico, opportunamente disarmato e messo in sicura. Lo scarico è effettuato tramite ugelli posti sulle ali e ha il fine di alleggerire l'aereo per permettere un atterraggio in condizioni di sicurezza. Le evidenze di un fuel dumping, che può essere eseguito anche a bassa quota, possono essere simili a quelle di una scia di condensazione, ma la scia non origina dai motori dell'aereo.
Missione di disboscamento durante l'operazione Ranch Hand in VietnamDurante la guerra del Vietnam venne usato un defoliante con erogazioni a bassa quota, l'"Agente Arancio", per spogliare gli alberi delle zone di combattimento.
Durante spettacoli aerei spesso viene prodotto del fumo colorato tramite appositi pod posizionati sotto un'ala o in coda, o con una cartuccia colorata nel tubo di scarico dell'aereo. In questo caso il principio utilizzato è molto semplice e diverso da quelli solitamente associati alla teoria delle scie chimiche; si tratta di sostanze che a contatto coi fumi molto caldi del motore bruciano lentamente emettendo fumi che si mischiano ai gas stessi.
Gli aerei commerciali, anche se raramente, scaricano in volo i reflui della toilette. Questa pratica, oggi abbandonata e usata solo in casi di emergenza su vecchi aeromobili, può causare delle corte scie di cristalli di liquami congelati e luccicanti, o dei blocchi di materiale solido e ghiacciato. Sono documentati casi di danneggiamenti causati da questi eventi, noti come "blue ice".
Fertilizzanti e pesticidi sono a volte spruzzati sui campi con aerei, ma con voli a bassa quota. In alta quota l'effetto sarebbe nullo, data la presenza di venti tesi e imprevedibili.
Cessna 210 utilizzato per nebulizzare ioduro d'argentoLa pratica del cloud seeding con ioduro d'argento è usata in caso di siccità, specie negli Stati Uniti, per stimolare la pioggia. Lo ioduro condensa l'umidità e a contatto con il vapore delle nubi causa delle piogge, dove la componente chimica è tanto ridotta da essere innocua; tale metodo non genera la pioggia, visto che non crea le nuvole, bensì si limita a favorirla e, quindi non si tratta di un metodo di controllo climatico.


Interrogazioni parlamentari:


Nonostante l'assenza di riscontri scientifici alle tesi delle scie chimiche e le ripetute smentite circa la fondatezza di tali tesi, in Italia e in Europa il fenomeno è stato oggetto di diverse interrogazioni parlamentari. Le diverse interrogazioni hanno ricevuto come risposta un'ampia e circostanziata smentita da parte degli organi di governo interpellati.

Interrogazione al Governo italiano del 2 aprile 2003 (deputato Italo Sandi)
Interrogazione al Governo italiano del 27 ottobre 2003 (deputato Piero Ruzzante)
Interrogazione al Governo italiano del 3 febbraio 2005 (deputato Severino Galante)
Interrogazione al Governo italiano del 13 giugno 2006 (deputato Gianni Nieddu)
Interrogazione al Parlamento Europeo del 10 maggio 2007 (deputato Erik Meijer)
Interrogazione al Governo italiano del 8 agosto 2007 (senatore Amedeo Ciccanti)
Interrogazione al Governo italiano del 20 dicembre 2007 (deputata Katia Bellillo)
Interrogazione al Governo italiano del 05 giugno 2008 (deputato Sandro Brandolini)
Interrogazione al Governo italiano del 16 giugno 2008 (deputato Amedeo Ciccanti)
Interrogazione al Governo italiano 4-01044 del 17 settembre 2008 (deputato Antonio Di Pietro)
Interrogazione al Governo italiano 4-01193 del 1 ottobre 2008 (deputato Sandro Brandolini)
Interrogazione al Governo italiano 4-01193 del 28 gennaio 2009 (deputato Sandro Brandolini)
Interrogazione al Governo italiano 4-02216 del 5 novembre 2009 (senatore Oskar Peterlini)


Note :
 
1.^ a b c d FAQ del CICAP

2.^ Si veda:
John Darling. Closed-door policy at Ashland City Hall City: officials say loud, menacing people spurred new rules on access. Mail Tribune, 16 febbraio 2009. URL consultato il 2009-03-07. ;
Watson, Traci Conspiracy theories find menace in contrails. URL consultato il 2008-08-25. ;
Charlie Unkefer. Citizen concern lingers over aluminum in water. Mount Shasta Area Newspapers, Wed Mar 04, 2009, 05:39 PM PST. URL consultato il 2009-03-07. ;
Part 1: Written Questions for Answer on Wednesday 14 December 2005 in Business:House of Commons:The "Question Book" - Part 1:Session 2005 - 06. United Kingdom Parliament, Revised 14 December 2005. URL consultato il 2009-03-12. ;
Part 1: Written Questions for Answer on Wednesday 2 November 2005 in House of Commons:The "Question Book" - Part 1:Session 2005 - 06:(24464). United Kingdom Parliament, Revised 2 November 2005. URL consultato il 2009-03-12. ;
Jennifer Squires. Sonic boom remains a mystery in Sentinel staff writer. mercurynews.com, 03/06/2009 06:44:22 AM PST. URL consultato il 2009-03-13. ;
Josh Fitzpatrick. Ask Josh: Contrails in WSAZ Blog Listing. www.wsaz.com, 1:43 PM Mar 9, 2009. URL consultato il 2009-03-13. ;
Frank Roylance. «High-altitude U-turn ... What was that about?». Blog, marylandweather.com, 17 febbraio 2009 10:02 AM. URL consultato in data 2009-03-13.
3.^ Si veda, ad esempio:
David Duda. Contrails. Hampton University/NASA LaRC, 5/5/2006. URL consultato il 2009-05-06. ;
Downing, Bob Conspiracy theorists look up: Some argue jet contrails are U.S. chemical spray. URL consultato il 2008-08-26. ;
Peter G. Brewer. Evaluating a technological fix for climate in doi: 10.1073/pnas.0703892104. PMCID: PMC1891232. PNAS Journal, 2007 June 5. URL consultato il 2009-03-11. ;
Purdey, Mark (Received 20 January 2004; accepted 13 February 2004.) Elevated silver, barium and strontium in antlers, vegetation and soils sourced from CWD cluster areas: Do Ag/Ba/Sr piezoelectric crystals represent the transmissible pathogenic agent in TSEs?. Medical Hypoteses 63 (2): Pages 211–225 (2004). DOI:10.1016/j.mehy.2004.02.041. URL consultato il March.;
ENVIRONMENT, FOOD AND RURAL AFFAIRS Advisory Committee on Pesticides:Aircraft Pollution in Publications and Records:Bound Volume Hansard - Written Answers:Column 315W:[24397]. United Kingdom Parliament, 8 Nov 2005 : Column 315W. URL consultato il 2009-03-12.
4.^ a b c d e Contrails Facts in AFD-051013-001. Air Force, 10/13/2005. URL consultato il 2009-04-11.
5.^ ENVIRONMENT, FOOD AND RURAL AFFAIRS Advisory Committee on Pesticides:Aircraft Pollution in Publications and Records:Bound Volume Hansard - Written Answers:Column 315W:[24397]. United Kingdom Parliament, 8 Nov 2005 : Column 315W. URL consultato il 2009-03-12.
6.^ A Petition to the Canadian House of Commons: The Government's Response. in Response. http://www.holmestead.ca. URL consultato il 2009-04-13.
7.^ a b Pietro Pallini
8.^ a b Dario B. Giaiotti, Osservatorio Meteorologico Regionale (OSMER), Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente del Friuli Venezia Giulia
9.^ Focus dicembre 200710.^ a b La Gaia Scienza
11.^ a b Weather as a Force Multiplier: Owning the Weather in 2025
12.^ (EN) Articolo "Psychic Vibrations" sul sito Csicop
13.^ (EN) articolo di Jay Reynolds sul sito Navarrone
14.^ Articolo di Paolo Attivissimo del 6 febbraio 2007, che cita un articolo di Maurizio Blondet al tempo disponibile su ScieChimiche.org
15.^ (EN) Policy Implications of Greenhouse Warming sul sito di The National Academies Press
16.^ Un brevetto statunitense (250/505.1), relativo alla Stratospheric Welsbach seeding for reduction of global warming ("disseminazione stratosferica di materiali Welsbach per la riduzione del riscaldamento globale"), concesso alla Hughes Aircraft Company nel 1990, è stato interpretato come prova che simili ricerche fossero effettivamente state compiute, almeno a livello teorico.
17.^ FAQ sul programma radiofonico di Jeff Rense e Art Bell
18.^ (EN) Space Preservation Act 2001.
19.^ (EN) Space Preservation Act 200220.^ a b Convegno a Firenze
21.^ Certificato dell'Università di Messina fornito dal dott. Penna in risposta ai dubbi sulla sua formazione universitaria
22.^ La scienza marcia
23.^ Associazione Galileo
24.^ Il racconto di Pattera su un caso di Rapimento alieno
25.^ a b Blog di Rosario Marcianò
26.^ Organigramma secondo i complottisti, dal sito Tanker Enemy
27.^ (EN) Sito NASA sulle scie di condensazione28.^ Appleman, H., 1953: The formation of exhaust condensation trails by jet aircraft. Bull. Amer. Meteor. Soc., 34, 14–20
29.^ Penne e Scie
30.^ Grafici di Appelman
31.^ Persistenza e espansione delle scie
32.^ a b Schlatter, Thomas Weather Queries: Chemtrail Controversy.
33.^ a b Thomas, William "Stolen Skies: The Chemtrail Mystery. URL consultato il 2008-08-30.
34.^ Dan Hamilton. «Contrails vs. Chemtrails». Fox12 news at nine, Fox12 Idaho KTRV-TV, 7 aprile 2009 09:52 PM EDT. URL consultato in data 2009-04-11.
35.^ Mario Giuliacci
36.^ (EN) "A Pilot's View (on Chemtrails)" di Ian Wickson
37.^ (EN) Contrail analysis38.^ (EN) Usaf to Taylor: All is 'ordinary'
39.^ (EN) Air Force lies to America
40.^ (EN) Articolo di Jay Reynolds sul sito Navarrone
41.^ da MD80.it
42.^ (EN) Arthur Hauk
43.^ Si veda ad esempio La risposta del 15/01/2009



I VIMANA OVVERO GLI U.F.O. ANTE LITTERAM


Vimana:
Il termine vimāna (in sanscrito विमान) indica un generico e mitologico oggetto volante, descritto in numerosi testi religiosi indiani. Non sono state individuate, finora, evidenze fisiche di tali oggetti, ma la loro descrizione è diffusa, e viene persino descritto il loro uso nelle guerre mitologiche del Mahābhārata e del Ramayana. Secondo le descrizioni di questi testi sacri, i vimāna sono in grado sia di volare nell'aria, nello spazio e di immergersi sott'acquaNei Veda, le più antiche scritture religiose del mondo, si menzionano diversi tipi di Vimāna, con diverse forme e dimensioni:


Il sole e carri volanti che ruotano tirati da animali, di solito cavalli (anche se il carro della divinità vedica Pūṣan è trainato da delle capre)
Il agnihotra-vimāna, con due motori (agnis in sanscrito significa "fuoco")
Il gaja-vimāna, con più motori (gaja in sanscrito significa "elefante")

Il Vaimanika Shastra è un vero e proprio manuale che descrive, non solo come pilotare un vimāna, ma anche le sue caratteristiche tecniche. Vengono anche descritte altre tipologie: il martin pescatore, l'ibis, e altri animali.

Pare che l'etimologia della parola Vimāna derivi da vi-māna, ossia "Luogo di cui sono state prese le misure"(?). La parola ha anche il significato di tempio indù. Una altra teoria etimologica plausibile è quella che farebbe provenire la parola "vimāna" dall'unione di "vi" (vocabolo che sta a significare "uccello", o più genericamente qualcosa di volante) e māna (parola che indica qualcosa di artificiale e di abitato). Come spiega D. W. Davenport nel 1979, sul proprio libro 2000 a.C.: distruzione atomica, dove dà una sua interpretazione della traduzione in inglese del Vaimanika Shastra

Probabilmente con il tempo il significato della parola è translitterato nel seguenti significati:


Area delimitata e destinata a scopi sacri;
tempio;
luogo di Dio
Nelle ultime scritture sono descritti altri veicoli volanti, e qualche volta vengono fatti riferimenti poetici persino a veicoli terrestri. In alcuni moderne lingue indiane, per esempio in gujarati, la parola vimāna viene utilizzata per indicare un moderno aeroplano.

Nel libro buddhista Vimanavatthu (in lingua pali: "Storie di Vimāna") si usa la parola vimāna per indicare un breve testo usato come ispirazione o un sermone buddhista


Testi indiani in cui si menzionano i Vimana :
Vaimanika Shastra


Samarangana Sutradhara
Yuktikalpatani of Bohja
Rig Veda
Yajur Veda
Atharva Veda
Ramayana
Mahābhārata
PuranaBhagaravata
Avadhana
Kathasaritsagara
Raghuvamsa
Abhijnanasakuntalam of Kalidasa
Abimaraka of Bhasa
Jatalas

domenica 20 giugno 2010

COME SI ARRIVA AL 2012:


Profezie sul 21 dicembre 2012:
 è la data nel calendario gregoriano in cui, secondo aspettative e profezie diffuse attraverso siti web, libri e documentari televisivi, si dovrebbe verificare un evento, di natura imprecisata e di proporzioni planetarie, capace di produrre una significativa discontinuità storica con il passato: una qualche radicale trasformazione dell'umanità in senso spirituale oppure la fine del mondo. L'evento atteso viene collegato temporalmente alla fine di uno dei cicli (b'ak'tun) del calendario Maya. Questi scenari non hanno trovato supporto da parte della comunità scientifica internazionale e, in particolare, né da parte della comunità geofisica ed astronomica, né da parte della maggioranza degli studiosi di storia Maya.
Il calendario maya:
I maya, come altre culture mesoamericane, misuravano il tempo utilizzando un sistema di tre calendari. I giorni erano organizzati attraverso un calendario religioso rituale della durata di 260 giorni (chiamato Tzolk'in), suddiviso in trecene (periodi temporali di 13 giorni) e utilizzato prevalentemente a scopo divinatorio, e un calendario solare di 365 giorni (Haab'), suddiviso in 18 periodi di 20 giorni ciascuno.

I maya non misuravano gli anni, tuttavia le date di questi due calendari erano combinate tra loro per dare luogo a cicli di 18.980 giorni (~52 anni) per un totale di 52 cicli diversi ricorrenti. Un ulteriore calendario, il cosiddetto Lungo computo, calcolava, invece, il tempo trascorso dalla data della creazione del mondo secondo la mitologia maya (11 agosto 3114 a.C. nel calendario gregoriano secondo la correlazione con il calendario gregoriano seguita dalla maggior parte degli storici mesoamericani e conosciuta come correlazione di Goodman-Martinez-Thompson). Questo calendario, a differenza dei precedenti, era progressivo e suddivideva il tempo in cicli non ricorrenti (b'ak'tun) della durata di 144.000 giorni, suddivisi a loro volta, su base vintigesimale, in 4 ulteriori sottocicli. Il 20 dicembre 2012 terminerà il 13° b'ak'tun (12.19.19.17.19 nella notazione originale del calendario) a cui farà seguito, il giorno successivo, il 14° b'ak'tun (13.0.0.0.0).
Secondo il Popol Vuh - uno dei principali documenti storici sul corpus mitologico dei maya - il Lungo computo attuale è solo il quarto in ordine di tempo poiché gli dei avrebbero distrutto le tre precedenti creazioni ritenendole fallimentari. La terza creazione fu distrutta al termine del 13° b'ak'tun (12.19.19.17.19), una data che ricorrerà nuovamente alla fine del 2012. Questa circostanza, assieme ad un riferimento epigrafico sul Monumento 6 di Tortuguero, è alla base del fenomeno New Age che associa un evento di significativa discontinuità storica alla data summenzionata.

Profezie:
 
Sulla base di interpretazioni di impronta prevalentemente New Age, sono stati formulati due diversi scenari sulla corrispondenza di questa data: o con eventi quali la fine del mondo oppure con trasformazioni radicali del mondo stesso come l'inizio dell'Era dell'Aquario, un periodo di pace globale e profonda evoluzione spirituale.

Entrambi gli scenari profetizzati possono definirsi apocalittici tenendo conto del duplice significato del termine: o in senso figurato come devastazione totale, cataclisma rovinoso, disastrosa sciagura, o nel suo senso etimologico di rivelazione. Analogo distinguo è previsto dal termine catastrofe, che infatti richiede una disambiguazione.
Da un'iscrizione sul Monumento 6 del sito archeologico di Tortuguero si ricava la data del 2012, in cui accadrebbe qualcosa che coinvolgerebbe una misteriosa divinità Maya, Bolon Yokte, associata in genere alla guerra e alla creazione. Da qui se ne è ricavata l'eventuale profezia Maya data al 2012. Risultano tuttavia diverse altre tavolette che riportano date anche molto successive al 2012, cosa che fa ritenere che i Maya non pensassero a questo giorno come all'ultimo.

Confutazioni degli studiosi degli antichi Maya:

La credenza in catastrofi nel giorno 21 dicembre 2012 o in vicinanza ad esso, è una previsione considerata sbagliata dalla corrente principale degli studiosi degli antichi Maya, eppure è comunemente citata nei mezzi di comunicazione di cultura popolare come il problema del 2012.

Secondo Sandra Noble, executive director della Foundation for the Advancement of Mesoamerican Studies, Inc. a Crystal River in Florida, «Rendere il 21 dicembre 2012 come un Giorno del giudizio o un momento di cambiamento cosmico è una completa invenzione e una possibilità per molte persone di fare profitto.» La fine di un ciclo del calendario era infatti vista dal popolo maya semplicemente come occasione di grandi celebrazioni per festeggiare l'ingresso nella nuova era, in questo caso il sesto ciclo.

Confutazioni scientifiche:

Astronomia.


Osservato da Terra, il Sole si sposta in prossimità di una linea ideale (l'eclittica) che corrisponde alla proiezione in cielo del piano in cui giace l'orbita della Terra. I pianeti e la Luna orbitano su piani poco inclinati rispetto all'eclittica ed anche loro, di conseguenza, appaiono in prossimità di essa se visti da Terra.Storicamente alle costellazioni che si posizionano a cavallo dell'eclittica è stato dato quindi un significato speciale e sono state raccolte nello zodiaco.

Nel corso dei secoli ci si è accorti che il periodo dell'anno di visibilità delle costellazioni dello zodiaco è mutato. Ciò è avvenuto a causa del moto di precessione dell'asse terrestre (o precessione degli equinozi) che determina uno spostamento di 1° circa ogni 72 anni. Conseguentemente ogni 2160 anni cambia la costellazione visibile in corrispondenza del sorgere del Sole nel giorno dell'equinozio di primavera. Nella tradizione astrologica occidentale, ciò determina la fine di un'era astrologica (oggi siamo nell'Era dei Pesci) e l'inizio della successiva (Era dell'Acquario). La durata complessiva del ciclo è di 26.000 anni.
Così come oggi l'equinozio di primavera si verifica nella costellazione dei Pesci, il solstizio d'inverno si verfica nella costellazione del Sagittario, dove si situa tra l'altro il centro della Via Lattea. Negli ultimi mille anni circa, di conseguenza, ogni anno nel giorno del solstizio d'inverno, la Terra, il Sole ed il centro galattico si sono trovati quasi allineati. Il migliore allineamento prospettico nel giorno del solstizio d'inverno è avvenuto il 21 dicembre 1998. Ad ogni modo, l'allineamento in sé non comporta alcun effetto per la Terra ed il Sistema solare, dal momento che rappresenta l'attraversamento di una linea ideale, come il confine tra due comuni.
La Fenditura del Cigno, Xibalba be nella lingua dei Maya.John M. Jenkins verso la metà degli anni ottanta propose che l'allineamento galattico del 2012 potesse aver assunto un significato speciale entro le previsioni del calendario Maya. Suggerì infatti che i Maya potessero aver basato il proprio calendario sulle osservazione della Fenditura del Cigno ed affermò che sapevano che l'eclittica attraversava la Fenditura (la nebulosa termina all'altezza dell'equatore celeste) e che diedero a tale punto del cielo un significato speciale nella loro cosmologia.Ipotizzò dunque che l'allineamento del Sole e di tale punto sarebbe avvenuto nel giorno del solstizio d'inverno del 2012.
Anche con queste ulteriori restrizioni, l'allineamento indicato si verifica nel giorno del solstizio d'inverno per un periodo di 36 anni e la convergenza di maggiore precisione è già avvenuta nel 1998. Numerosi studiosi e Jenkins stesso hanno notato che non esiste alcuna prova concreta che i Maya conoscessero la precessione degli equinozi.



Allineamento planetario:

Su La Stampa del 13 ottobre 2009 il giornalista Paolo Manzo cita un allineamento «di Marte, Giove, Saturno, uno spettacolo astronomico senza precedenti», in corrispondenza della fatidica data. L'articolo non riporta o rinvia a nessuna fonte scientifica autorevole e attendibile, mentre né gli astronomi né le effemeridi (a cui si può accedere attraverso programmi di calcolo disponibili in rete) indicano alcuna congiunzione, anzi, predicono che i tre pianeti si troveranno in tre posizioni ben distinte se osservati dalla Terra, come è possibile desumere dalla seguente tabella che riporta le coordinate celesti per Marte, Giove e Saturno nel sistema di riferimento geocentrico equatoriale.
 
 
Effemeridi calcolate per il 21 dicembre 2012[23] Marte Giove Saturno


Magnitudine apparente 1,20 -2,78 1,35

0:00 TU del 21-12-2012 AR 19h 52m 25,53s Dec -22° 06′ 43,9″ AR 04h 28m 40,98s Dec +21° 01′ 34,6″ AR 14h 27m 16,74s Dec -12° 07′ 48,3″

4:00 TU del 21-12-2012 AR 19h 52m 58,63s Dec -22° 05′ 15,6″ AR 04h 28m 35,92s Dec +21° 01′ 25,4″ AR 14h 27m 20,28s Dec -12° 08′ 04,0″

8:00 TU del 21-12-2012 AR 19h 53m 31,72s Dec -22° 03′ 46,9″ AR 04h 28m 30,87s Dec +21° 01′ 16,3″ AR 14h 27m 23,80s Dec -12° 08′ 19,7″

12:00 TU del 21-12-2012 AR 19h 54m 04,79s Dec -22° 02′ 17,8″ AR 04h 28m 25,83s Dec +21° 01′ 07,2″ AR 14h 27m 27,32s Dec -12° 08′ 35,3″

16:00 TU del 21-12-2012 AR 19h 54m 37,87s Dec -22° 00′ 48,2″ AR 04h 28m 20,80s Dec +21° 00′ 58,1″ AR 14h 27m 30,83s Dec -12° 08′ 50,9″

20:00 TU del 21-12-2012 AR 19h 55m 10,93s Dec -21° 59′ 18,2″ AR 04h 28m 15,79s Dec +21° 00′ 49,1″ AR 14h 27m 34,33s Dec -12° 09′ 06,4″

0:00 TU del 22-12-2012 AR 19h 55m 43,99s Dec -21° 57′ 47,8″ AR 04h 28m 10,80s Dec +21° 00′ 40,1″ AR 14h 27m 37,83s Dec -12° 09′ 21,9″

Già nel maggio del 2000 in occasione di un allineamento planetario si era sviluppato un senso di ansia nell'attesa dell'evento che aveva portato i principali organi di divulgazione scientifica statunitense a rilasciare comunicati che ne confermassero l'innocuità

Astrofisica


Inversione dei poli magnetici del campo terrestre:

L'attività solare segue un andamento ciclico di periodo undicennale. I periodi di intensa attività sono identificati dalla presenza di un elevato numero di macchie solari, a cui generalmente si associano altri fenomeni quali le espulsioni di massa coronali, le quali, se avvengono in direzione della Terra, danno luogo a quelle che sono state definite tempeste solari o geomagnetiche, disturbi temporanei della magnetosfera terrestre che possono manifestarsi in modo spettacolare attraverso aurore polari.

La magnetosfera terrestre funge da barriera protettiva e gli effetti sugli esseri viventi che abitano il pianeta sono ridotti. L'industrializzazione e l'espansione umana nello spazio, tuttavia, hanno reso questi fenomeni problematici anche per l'uomo, dal momento che possono danneggiare dispositivi elettronici in orbita e, in caso di tempeste di elevata intensità, interagire con le reti di trasmissione dell'energia elettrica e con la strumentazione degli aerei di linea.
È stato previsto che il picco del 24° ciclo solare si verificherà nei mesi di aprile e maggio del 2013 e raggiungerà un'intensità inferiore al 23° che si è appena concluso. Ad un'indicazione così precisa, tuttavia, si è potuti giungere solo dopo aver osservato il minimo dell'attività solare, verificatosi nel 2009; previsioni precedenti (del 2007) avevano prospettato in effetti due scenari possibili: quello descritto ed un secondo in cui il picco si sarebbe verificato nel 2012 e sarebbe stato di intensità maggiore del precedente.
Alcune trasmissioni televisive hanno collegato questo secondo scenario con le profezie sul 21 dicembre 2012: in particolare è stata ipotizzata la possibilità che un picco di attività solare particolarmente intenso possa innescare una inversione dei poli magnetici terrestri con conseguenze disastrose e imprevedibili per la nostra società. Questa ipotesi, già di per sé di scarso fondamento scientifico, è stata comunque smentita dalle attuali previsioni relative all'attività solare fra il 2012 e il 2013.

Nella cultura popolare:

Nell'ultima puntata del serial televisivo di fantascienza X-Files viene rivelato che il 22 dicembre 2012 (il giorno successivo al giorno d'inizio del prossimo Lungo computo) è la data programmata da un popolo di alieni per invadere la Terra.

Il fenomeno è stato oggetto di due adattamenti cinematografici: il primo, datato 2001, intitolato 2012 - L'avvento del male, ed il secondo a opera di Roland Emmerich, regista noto per film cosiddetti catastrofici. Il film, intitolato proprio 2012, è uscito nelle sale cinematografiche il 13 novembre 2009.
Lo scrittore e ufologo Whitley Strieber ha pubblicato nel 2007 un romanzo fantascentifico dal titolo 2012: The War for Souls.[37] Del libro è previsto un adattamento cinematografico a cura del regista Michael Bay.

Bibliografia:

Roberto Giacobbo, 2012. La fine del mondo?, Milano, Mondadori [2009], ISBN 978-88-04-58633-3

Lawrence E. Joseph, Apocalisse 2012. Un'indagine scientifica sulla fine della civiltà, Corbaccio [2008], ISBN 978-88-7972-809-6
Adrian G. Gilbert, Maurice M. Cotterell, Le profezie dei Maya. Alla scoperta dei segreti di una civiltà scomparsa, Corbaccio [2004], ISBN 88-7972-640-4
Riccardo Deias, Guardando la fine del mondo, Kimerik [2006], ISBN 978-88-6096-019-1
Patrick Geryl, Sopravvivere al 2012. La rinascita di una nuova civiltà, Macro Edizioni [2008], ISBN 88-7972-640-4
AA. VV. Il mistero del 2012. Cataclismi e sconvolgimenti naturali o l'alba di una nuova umanità? Predizioni, profezie e possibilità, Il Punto d'Incontro [2008], ISBN 88-7972-640-4
Simone Marini, La via, la verità e la vita. L'arte, Gruppo Albatros Il Filo [2007], ISBN 978-88-7842-839-3
Drunvalo Melchizedek, Il Serpente di Luce - Oltre il 2012, Macro Edizioni [2008], ISBN 978-88-7507-937-6
Huarache Mamani Hernan, Negli occhi dello sciamano, Piemme [2007], ISBN 978-88-384-7196-4
Sabrina Mugnos, I maya e il 2012. È possibile prevedere la fine del mondo. Un'indagine scientifica, Macro Edizioni [2009], ISBN 978-88-6229-025-8
Whitley Strieber, 2012 l'Apocalisse, Roma, Newton Compton Editori, maggio 2009. 326 pp. ISBN 978-88-541-1410-4.
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lunedì 14 giugno 2010

AUTOCOMBUSTIONE UMANA

Combustione umana spontanea:
Con il termine Combustione umana spontanea (noto anche come SHC dall'inglese Spontaneous Human Combustion) si fa riferimento ad un supposto fenomeno naturale per il quale in determinate circostanze un corpo umano possa prendere fuoco e bruciare senza fonti esterne di innesco. L'argomento è oggetto di numerose teorie e studi ma non sono stati raggiunti risultati condivisi in merito all'esistenza di una tale reazione chimica all'interno del corpo che possa produrre tali risultati.

Una serie di decessi negli ultimi tre secoli sono stati attribuiti proprio alla combustione spontanea. Il primo caso documentato fu Nicole Millet, nel 1725. La donna aveva problemi di alcolismo e nell'occasione il marito venne accusato del suo omicidio. Altro caso è relativo alla contessa Cornelia Bandi di Cesena che nel 1731 all'età di sessantadue anni, fu ritrovata nella sua stanza ridotta quasi completamente in cenere.
Più recentemente altri casi sono stati, non ufficialmente, classificati come combustione spontanea. Tra questi segnaliamo nel 1966 il Dottor Irving Bentley a Coudersport in Pennsylvania e nel 1980, a Gwent nel Galles, Henry Thomas, settantadue anni.
Le caratteristiche che solitamente vengono attribuite al fenomeno sono quelle di produrre un calore molto alto ma contenuto in una zona circoscritta. Il corpo della vittima viene rinvenuto quasi completamente incenerito (per bruciare un corpo sono necessarie temperature intorno ai 1.000 gradi come quelli usati nei moderni forni crematori) e tuttavia gli ambienti risultano non troppo danneggiati dalle fiamme.



Possibili spiegazioni:

Tralasciando spiegazioni che includono argomenti paranormali alcuni hanno giustificato tali fenomeni con una sorta di effetto stoppino o effetto candela inverso. Solitamente infatti le vittime sono sovrappeso o obese e sono presenti fonte di calore esterne (pipe, sigarette, camini, stufe o simili). Quando i vestiti iniziano a bruciare il grasso presente nel corpo del soggetto inizierebbe a liquefarsi alimentando la fiamma.

Un'altra spiegazione popolare è quella che il corpo di soggetti dediti agli alcolici possa essere talmente intriso di alcol da poter prender fuoco. Tale spiegazione non trova appigli scientifici in quanto il corpo umano è composto in gran parte da acqua ed inoltre l'alcol prima di raggiungere concentrazioni necessarie per bruciare ucciderebbe la persona.

Il fenomeno nella finzione:
 
La combustione umana spontanea in quanto fenomeno misterioso e affascinante ritrova diverse citazioni all'interno di opere letterarie e di fantasia.

Uno degli esempi più famosi è la Torcia Umana dei Fantastici Quattro ma è possibile ritrovare l'argomento in opere molto più datate tra i quali il romanzo Casa desolata (Bleak House, 1852) di Charles Dickens o in Un capitano di quindici anni (Un capitaine de quinze ans, 1878) di Jules Verne.
In tempi recenti gli esempi diventano innumerevoli tra i quali vogliamo segnalare gli episodi dedicati all'argomento del telefilm sul paranormale X-Files e della serie satirica South Park.
Anche in un episodio della serie televisiva Buffy l'ammazzavampiri viene citato questo fenomeno.

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domenica 13 giugno 2010

LA TERRA CAVA E AGARTHI



In piena era atomica c'è ancora chi crede che la Terra sia piatta. Ed è pronto a dimostrarlo prove alla mano, come certe foto in cui si vedrebbe l'entrata del mondo interno.
Gli scienziati di tutto il mondo stanno ingannando l'umanità. Il Sole è molto più vicino di quanto è scritto nei libri di scuola, e le stelle sono molto più piccole e lontane. Viaggiare nello spazio è uno stupido impossibile sogno e la Terra non è tonda, è piatta.
Queste idee deliranti, che sembrano uscite dalla mente di un folle vissuto in un'epoca antidiluviana, sono in realtà molto moderne e risalgono agli inizi del XXº secolo, allorché a Sion, nel cuore degli Stati Uniti d'America si formò una piccola comunità di integralisti religiosi convinti che la Terra fosse piatta.

DI CHE FORMA É LA TERRA?

Nell'antichità, quando ancora non si disponeva di accurate strumentazioni scientifiche, gli uomini dovettero ricorrere alla fantasia per immaginare la forma della Terra. Chi la pensò piatta, chi cilindrica e sospesa in equilibrio nello spazio, chi appoggiata sulla schiena di un gigante o di una tartaruga. Ma già gli aristotelici, osservando il profilo circolare dell'orizzonte, che non permetteva la vista all'infinito, e l'ombra della Terra proiettata durante le eclissi, capirono che il nostro pianeta aveva una forma sferoidale. Queste scoperte vennero rimesse in discussione nel Medioevo, allorché venne ribadita dalla Chiesa l'interpretazione letterale della Bibbia, secondo cui il nostro pianeta si riduceva ad un gigantesco disco poggiato su quattro colonne, con al di sotto l'inferno e al di sopra il paradiso.
Queste ingenue rappresentazioni fanno sorridere l'uomo moderno, abituato a vedere la Terra ripresa dai satelliti; pure, in piena era atomica, esiste ancora chi sostiene che il pianeta sia in realtà molto diverso.
Il più curioso gruppi di dissidenti dalla scienza comparvero a Lancaster, in California, nel 1888. In quell'anno un originale predicatore a nome Alexander Dowie fondò la Società Internazionale della Terra Piatta. Dowie era profondamente convinto che gli astronomi del suo tempo fossero in errore e che la forma della Terra fosse quella descritta "dalla parola di Dio". In un periodo di grande fanatismo religioso le idee di Dowie, che nessuno poteva smentire non esistendo foto del pianeta, ebbero un successo travolgente. E, diversi anni dopo, vennero riprese ed imitate. Nel 1929 un altro predicatore, l'americano Wilbur Glenn Voliva fondava a Sion, nell' Illinois, la Società di ricerca sulla Terra Piatta. L'idea di Voliva era di continuare l'opera di Dowie ma in maniera meno dogmatica (almeno, a parole), supportando le proprie convinzioni non soltanto con l'interpretazione letterale della Bibbia , ma anche con la ricerca scientifica. Con questo intento la Chiesa cristiana fondamentalista di Sion di Voliva cominciò a predicare che "la Terra era piatta, come è confermato da alcuni passi della Bibbia ma anche da acute considerazioni di geologia e astronomia. Grazie ad esse è possibile stabilire che il Polo Nord si trova al centro del pianeta, circondata dal Polo Sud. Quest'ultimo è semplicemente una specie di barriera di ghiaccio e di neve che impedisce alle navi di cadere nello spazio". Voliva considerava con molto disprezzo le scoperte scientifiche del suo tempo. "L'idea di un sole di milioni di miglia di diametro", raccontava, "è assurda. Il sole è grande solo 32 miglia e ne dista dalla Terra non più di 3000. É la logica che deve portarci a queste conclusioni. Dio ha creato il sole per illuminare la Terra e quindi lo ha posto molto vicino al nostro pianeta. Cosa pensereste voi di un uomo che ha costruito la sua casa a Sion e ha messo la lampada per illuminarla a Kenosha nel Wisconsin?".
Sebbene la Chiesa di Voliva subisse un incendio devastante, e nonostante il fatto che le scoperte astronomiche degli anni Sessanta e Settanta abbiano definitivamente smontato le tesi dei fondamentalisti, per diversi anni ancora un adepto di Voliva, un certo Charles Johnson, ha ribadito sulla rivista "Flat Earth news" che "la terra è un disco che soltanto qualche ingenuo ha l'impressione di circumnavigare; in realtà levigate barriere di ghiaccio impediscono agli incauti di cadere al di sotto".

LA TERRA CONCAVA DI KORESH TEED

Sempre sul finire del XIXº secolo un altro americano, il medico Cyrus Teed di Utica, proponeva la curiosa teoria secondo cui la Terra è una sfera vuota, popolata da noi uomini, che viviamo, senza saperlo, al suo interno. Secondo Teed, che amava farsi chiamare dai suoi discepoli con il nome ebraico di Koresh, il sole si trova al centro di uno spazio vuoto, per metà è luminoso e per metà buio, di cui noi riusciamo a percepire solo un debole riflesso. "La rotazione di questo sole", dichiarava Teed, "produce così il fenomeno del giorno e della notte. Gli altri corpi celesti non sono oggetti solidi, ma solo effetti di luce. Sono essenzialmente un'illusione ottica, come del resto l'apparente convessità della Terra. La densità dell'atmosfera impedisce agli uomini di vedere l'altra metà della sfera vuota in cui viviamo".
Queste verità scientifiche sarebbero state svelate a Teed da una bellissima donna apparsagli una notte, mentre era intento a leggere un trattato di alchimia. In seguito a questa divina apparizione Teed scrisse un libro intitolato "L'illuminazione di Koresh", in cui si ribadiva che "il riconoscere che la Terra è concava significa conoscere Dio, mentre pensare che essa sia convessa significa negare Dio e tutte le sue opere". Nel 1886 Teed si stabilì a Chicago dove fondò la sede centrale del suo nuovo culto. E cominciò a pubblicare le sue deliranti teorie nel periodico "Guiding Star", presto sostituito dal più significativo "Flaming Sword", la spada fiammeggiante. Sebbene le idee pubblicate sul "Flaming Sword" fossero puerili e discutibili, la setta di Koresh finì con l'ingrandirsi a dismisura. Nel 1894, secondo i calcoli del Chicago Herald, il culto contava 4000 membri, tre quarti dei quali donne. Grazie al proprio innegabile carisma Teed riuscì a d accumulare grandi somme di denaro (60.000 dollari solo in California) e poté fondare in Florida una comune battezzata Estero, che, nelle intenzioni del suo ideatore, avrebbe dovuto ospitare il primo nucleo degli illuminati da Koresh, una colonia prevista di otto milioni di persone. Di risvegliati, a Estero, ne arrivarono solo 200. Nel 1908 Koresh morì; i suoi pochi adepti gli sopravvissero sino agli anni Quaranta. Nel 1993 gli uomini dell'FBI ebbero un violento scontro a fuoco a Waco, nel Texas, con la setta di un folle che sosteneva di essere Gesù Cristo. L'uomo, in onore di Cyrus Teed, si faceva chiamare "David Koresh". Segno che certe convinzioni, anche le più balzane, sono veramente dure a morire.

VIAGGIO AL CENTRO DELLA TERRA

"All'estremo nord e all'estremo sud ci sono delle aperture che immettono in un mondo favoloso. Nell'interno si estendono vasti oceani, con continenti ricchi di montagne, foreste e fiumi. Lassù lussureggia una vita vegetale e animale che non potremmo mai concepire, contraddistinta da razze a noi completamente sconosciute". A parlare è William Reed, autore nel 1906 del libro "Phantom of the Poles", il fantasma dei poli, e convinto sostenitore che la Terra sia cava ed abitata al suo interno da genti ariane.
"Al centro della Terra esiste un sole che splende senza mai tramontare e che dà origine alle aurore boreali", confermava nel 1920 un suo epigono, l'americano Marshall Gardner. "Ed esistono forme di vita che non riusciamo nemmeno ad immaginare. Al centro della Terra vivono ancora i grandi animali della preistoria. Un tipico esempio è costituito dai mammuth. Sappiamo che recentemente nello stomaco di questi giganteschi animali, che la scienza crede estinti da migliaia di anni, sono stati trovati i resti semidigeriti di una vegetazione propria delle zone tropicali e non certo dell'artico. Esiste una sola spiegazione: questi bestioni provengono dal mondo sotterraneo. Messa incautamente la proboscide fuori, morirono congelati non riuscendo a resistere al clima artico della Terra di sopra". "Gli eschimesi", faceva eco lo scrittore Raymond Bernard, "sono i discendenti di una razza ariana, di gente alta e bionda e dalle proporzioni perfette, che vive sotto la crosta terrestre. Questi esseri stupendi hanno ispirato molte leggende nordiche. Le stesse tradizioni eschimesi accennano ad una grande apertura al nord e narrano di un viaggio compiuto dagli antenati da una terra paradisiaca, molto al di là del ghiaccio, illuminata da una luce perpetua, senza notti, con un clima eternamente mite, grandi laghi che non ghiacciano mai ed una terra popolata da animali tropicali".
Bernard aveva pubblicizzato le proprie idee, nel 1969, nel volume "The Hollow Earth", la Terra cava, a conferma della popolarità delle idee propagandate da William Reed. Nel libro, tradotto in Italia da Longanesi con il titolo "Il grande ignoto" e rimasto sino agli anni Novanta un cult book per molti esoteristi, si raccontava del viaggio del contrammiraglio statunitense Richard Byrd al centro della Terra cava. "Nel 1947", riportava Bernard,
"Byrd si spinse a 2730 km oltre il Polo Nord, e nel 1956 comandò una spedizione che compì un volo di 4330 km dalla base di McMurdo, Polo Sud. Byrd affermò, in entrambi i casi, di essere penetrato in una terra estesa per 3690 km, molto al di là del polo, attraverso una regione senza cielo, con montagne, laghi, distese di vegetazione, scorgendo tra l'altro un mammuth. La scoperta di Byrd è stata ed è tuttora avvolta nel più grande segreto, su scala internazionale. Dopo l'annuncio radiotrasmesso da bordo del suo aereo e un breve comunicato stampa, ogni notizia di rilievo sull'argomento è stata soppressa dalle agenzie governative. É da sperare che venga organizzata una spedizione seria, possibilmente da parte di un Paese neutrale e pacifista, il Brasile ad esempio, verso il Nuovo Mondo, e che si stabiliscano contatti con la civiltà superiore che esiste al di là dei poli, della cui supremazia rispetto a noi nello sviluppo scientifico testimoniano i dischi volanti, che sono i velivoli di questa razza. Forse la razza sotterranea, più saggia ed evoluta della nostra, potrà salvarci dal nostro destino di distruzione, forse ci consentirà di instaurare sulla Terra una nuova era di pace, nella quale tutte le armi siano accantonate da un governo che rappresenti tutti i popoli della Terra".
In realtà pare che nei diari di Byrd non vi fosse alcun accenno al sorvolo del polo. Ma nella disperata ricerca della pace, in piena guerra fredda, sta la fortuna delle idee dei seguaci di Bernard. Costoro, pur di sostenere a tutti i costi le proprie teorie, non hanno esitato a falsificare malamente e spudoratamente le foto della Terra prese nel 1968 dal satellite Essa7, disegnando una gigantesca apertura al Polo Nord. E sebbene sia stato appurato ormai da anni che Byrd non ha mai scoperto alcuna cavità, la fortuna dei byrdiani è ben lungi dal venire meno. Il dato che maggiormente stupisce è che i credenti della Terra cava, oltre ad essere persone dalla cultura medio-alta, sono in aumento. In America, ad esempio, si radunano attorno alla popolarissima rivista "UFO Universe", venduta in tutto il mondo; mentre le foto truccate del satellite Essa 7 vennero pubblicate su una rivista, diversi anni fa, dal gruppo contattistico "Non siamo soli", che si riconosce nella figura del contattista siciliano Eugenio Siragusa e del suo seguace, lo stimmatizzato Giorgio Bongiovanni. E in Brasile, dal 1987, circolano decine di libri scritti dal medium Trigueirinho Netto, convinto assertore dell'esistenza di Erks, un mondo interno abitato da esseri superiori altamente spirituali e presieduto dall'extraterrestre Ashtar Sheran e dal guru Amuna Kur, reincarnazione del mistico Sanat Kumara. Gli Erksiani rapirebbero periodicamente gruppi di terrestri per sottoporli ad una sorta di scuola della spiritualità. In una trasmissione radiofonica nel dicembre 1991 un discepolo di Trigueirinho, l'infermiere brasiliano Airton Coelho da Silva, dichiarava con grande candore: "Durante il sisma verificatosi quest'anno a Città del Messico sono sparite cinquemila persone. Noi siamo certi che siano state condotte in Erks per essere indottrinate, elevate e preparate alla nuova era di pace e felicità che verrà dopo il giudizio universale". Ce lo auguriamo.

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IN LIBRERIA

Sulla Terra cava e i mondi sotterranei esistono diversi gustosissimi libri. Ve ne segnaliamo alcuni.

T. Beckley - Strange encounters, Inner Light, USA.
R. Bernard - Il grande ignoto, Longanesi.
Commander X - Undergound alien bases, Abelard, USA.
L. Rampa - La caverna degli antichi, Astrolabio.
L. Rampa - Il saggio del Tibet, Astrolabio.
Trigueirinho - Erks, Pensamento, San Paolo BRZ.
C. Wilson - U. Geller - Culti, sette e profeti, Rizzoli Mailing.

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IL MONDO CAVO DEL COMANDANTE X

Commander X è lo pseudonimo dietro cui si cela un ex ufficiale statunitense, secondo alcuni l'ufologo americano William Hamilton III (ma non è provato). Nel volume "Underground alien bases" Commander X afferma, oltre all'esistenza di diverse basi sotterranee degli extraterrestri, che "dentro la Terra, nel polo sud, esiste "la città dell'arcobaleno" o Rainbow City. Essa è abitata dai discendenti reincarnati dei primi colonizzatori alieni della Terra, scesi in Antartide, "la Terra Madre del Mondo", due milioni e mezzo di anni fa. Rainbow City è collegata con dei tunnel sotterranei con altre basi sotto terra. Tutte queste basi sono protette da uno strato di ghiaccio alto diecimila piedi, e questo ne impedisce la localizzazione esatta. Rainbow City fu scoperta nel 1942 da un certo Emery - il suo vero nome è stato mantenuto segreto -, un musicista professionista che suonava in un gruppo noto come "I tre antichi". Abbiamo le testimonianze di due persone, i coniugi Hefferlin di S.Francisco, che lo hanno conosciuto ed hanno saputo che egli adesso vive in Rainbow City con altre duemila persone. Egli ha descritto minuziosamente la città. Ha parlato di un tempio cui si accede da un fiume sotterraneo, di una città contenente una biblioteca sterminata, di piante gigantesche che spuntano rigogliose nel mondo interno, di palazzi dai muri di plastica e di case capaci di mutare colore cambiando vibrazione". Secondo Commander X, nella leggendaria Rainbow City avrebbero trovato rifugio alcune grandi figure dell'umanità, assieme a diversi extraterrestri provenienti da Venere. A Rainbow City avrebbe fatto una capatina anche Lobsang Rampa, il controverso lama tibetano autore del volume "Il terzo occhio" e convinto assertore dell'esistenza di mondi perduti lasciati inviolati in caverne atlantidee.

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INDIRIZZI

Alcune società convinte che la Terra non sia come ce la presentano i satelliti sono contattabili ai seguenti indirizzi:
International Flath Earth Society - Società internazionale della Terra piatta, PO box 2533, Lancaster, CA 93539-2533 USA;
Shaverton - La Terra cava, PO box 248, Vallejo, CA 94590 USA;
Bible science association, 2911 E.42th Street, Minneapolis, MN 55406, USA;
Inner Light, PO box 753, New Brunswick, NJ 08903, USA;
Pensamento, Rua Dr. Mario Vicente 374, 04270 Sao Paulo, SP, Brasile.

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LA TERRA VIVA

La Terra è un organismo vivente; il suo ciclo vitale si basa su due forze opposte, aspirazione e compressione. Il pianeta si sposta in un oceano di sostanza rarefatta, l'Etere (e quindi non l'universo) e contiene una sostanza ancor più rarefatta, il Lesetere. Esso permette alla Terra di respirare, per mezzo di un buco al polo nord; al polo sud la Terra ha uno sfintere. Le sostanze che il pianeta assorbe vengono distribuite al suo interno attraverso una rete di tubi. Queste folli idee sono state divulgate nel 1953 da un bizzarro pensatore a nome Alfred William Lawson, nel volume "Lawsonomy". L'idea che la Terra possa essere un organismo vivete è stata ripresa, in tempi più recenti ed in termini meno assurdi, dallo scienziato Lawrence T. Lovelock, convinto che la essa, ribattezzata "Gaia" da Lovelock, sia una sorta di entità pensante con cui è possibile entrare in contatto.